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Profilo storico

Il materiale proviene da 5 cartelle del Documentario CNR; il nucleo più antico, risalente alla fine dell'800, è stato poi incrementato con documentazione successiva (anni '50-'60 del '900) donata dalla figlia Lea Iberti Cruto contattata nel febbraio 1954 da Guido Ucelli, fondatore e Presidente del Museo. Il fondo comprende la raccolta documentaria e e alcuni oggetti che oggi afferiscono alla collezione di strumentazione scientifica del Museo. Il materiale archivistico è costituito da: manoscritti, disegni, articoli di giornali e riviste, fotografie, lastre fotografiche. Per la ricostruzione dei contatti tra l'inventore e il fondatore del Museo cfr. il saggio di P. Mazzucchi e L. Tasselli, "Memorie materiali di un piccolo imprenditore: il fondo Alessandro Cruto nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano", in Vittorio Marchis (a cura di), "Dal laboratorio all'impresa. Alessandro Cruto nella business community torinese", Torino 2009, pp. 97-105, ove si trova anche una sintetica descrizione dei materiali archivistici. Un primo studio sui documenti, effettuato nel 1976 da Roberto Maiocchi, è stato pubblicato su Museoscienza col titolo "Osservazioni sui manoscritti inediti di Alessandro Cruto" (Museoscienza n. 5-6, 1976, pp. 10-24). Nel 1995 Maria Consolata Corti ha pubblicato alcuni documenti nel libro "La lampada sopra il moggio: la vera storia dell'invenzione della lampadina (Roma 1995); una parte degli stessi documenti è anche in "Il signore della luce: Alessandro Cruto e la storia dimenticata della lampadina italiana" (Torino 2008) della stessa autrice.