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Istituto Radiotecnico Aurelio Beltrami

Profilo storico

Il fondo testimonia le vicende dell'Istituto Radiotecnico, fondato nel 1919 dall'Ingegner Aurelio Beltrami. Si tratta di un Istituto di alta formazione professionale nel panorama culturale milanese degli inizi del Novecento dove, accanto ai licei di approfondimento teorico, troviamo scuole tecniche superiori come il Carlo Cattaneo (1895), il Moreschi (1898), il Feltrinelli (1919) e l'Ettore Conti (1922), sorte per preparare personale altamente specializzato. E' un'opera da pionieri, che consente a Milano di disporre della sua prima scuola tecnica specializzata nel settore della Radiotecnica. Alla morte di Aurelio Beltrami la scuola attraversa una crisi che si conclude all'inizio degli anni ‘80 con il passaggio della gestione ad una cooperativa di professori e successivamente alla Fondazione Aurelio Beltrami (FAB), Ente Morale riconosciuto con D.P.R. n. 557 del 27.4.70. La FAB, costituita con l'idea di promuovere lo studio della Radiotecnica e l'opera dell'Ing. Aurelio Beltrami, eredita il ricchissimo patrimonio documentario dell'Istituto. Nel 2013, la FAB recupera l'archivio di Franco Soresini _ professore e preside dell'Istituto, oltre che collaboratore presso importanti aziende nei settori dei ponti radio e dell' informatica _ e lo dona al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Infatti, già dagli anni ‘50, l'Istituto inizia una importante collaborazione con il Museo a cui dona preziosa strumentazione scientifica. Alla donazione del 2013, seguono due ulteriori versamenti di documenti, nel 2016 e nel 2019. Nel complesso le carte raccontano la storia dello sviluppo della Radiotecnica, dagli inizi alla seconda metà degli anni ‘70, attraverso i progetti di eminenti studiosi, come Aurelio Beltrami e Franco Soresini, e lo sviluppo di percorsi didattici di altissimo livello, fino alla realizzazione di brevetti per nuove scoperte tecniche e scientifiche. Successivamente alla donazione, il Museo riordina e descrive le carte mettendole a disposizione per la libera consultazione on line e conservandole nei propri spazi.