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Da sempre le regioni alpine sono occupate e gestite da popoli di diversa provenienza che, con il loro intervento e la crescita demografica, trasformano nel tempo il paesaggio naturale.
La convivenza fra l'uomo e la montagna subisce una drammatica svolta a partire dal 1915, quando la Grande Guerra raggiunge la cima delle montagne: in particolare le Dolomiti diventano il teatro naturale del conflitto.
Il mondo scientifico viene interpellato per affrontare il nuovo scenario bellico: la geografia, la geologia, il clima, le caratteristiche fisiche di questi ambienti rappresentarono un vincolo fondamentale nello sviluppo di strumenti e strategie. La scienza pura viene posta al servizio della pragmaticità delle guerra.