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Ente Palazzo Civiltà del Lavoro

Roma, Palazzo della Civiltà italiana 1956 -

Nel 1956 i Cavalieri del Lavoro, uniti in una Federazione Nazionale esistente già dal 1901, insieme ai Maestri del lavoro e ai Lavoratori Anziani di Azienda elaborarono una Carta istitutiva del Tempio del Lavoro e costituirono L'Ente Palazzo della Civiltà del Lavoro con sede nell'edificio dell'EUR a Roma. Nel 1957 le tre Associazioni promotrici perfezionarono e sottoscrissero i dieci punti programmatici delle Tavole del lavoro, il cui principio conduttore era la concordia sociale e politica, principio a cui "nessuna nazione può sottrarsi nello svolgimento del suo reale e completo progresso" (Primo Convegno Nazionale per la Civiltà del Lavoro, 1958, p. 5).

L'attività prende inizio nell'ottobre 1958 con il primo dei Convegni dedicato al tema "Esigenze umane e progresso tecnologico nella società contemporanea".

SEDE

Il Palazzo della Civiltà del Lavoro, conosciuto anche come Palazzo della Civiltà Italiana o "Colosseo quadrato", venne realizzato a partire dal 1938 nell'ambito del grande intervento urbanistico che portò all'edificazione del quartiere EUR. Nel 1940 il regime fascista volle una prima inaugurazione, anche se l'edificio doveva ancore essere completato. I lavori di edificazione si interruppero nel 1943, a causa della guerra, e ripresero soltanto nel 1951. A seguito di pubblico concorso, fu scelto il progetto degli architetti Giovanni Guerrini, Ernesto La Padula e Mario Romano che intesero così celebrare, ripetendolo per ben 216 volte nei quattro prospetti uguali, il motivo dell'arco assunto come rappresentativo della civiltà italiana e romana in particolare. L'edificio fu realizzato in cemento armato e interamente rivestito di travertino, materia prima di produzione italiana. Ai lati delle due scale sono collocati quattro gruppi scultorei di Publio Morbiducci raffiguranti i Dioscuri. Le 28 statue alloggiate sotto le arcate del primo ordine rappresentano "arti e attività umane". In alto la scritta: "Un popolo di poeti di artisti di eroi, di santi di pensatori di scienziati, di navigatori di trasmigratori".

Il Colosseo Quadrato è stato utilizzato come sfondo in molti film, tra cui "Roma città aperta" di Rossellini, "Otto e mezzo" di Fellini, "Il ventre dell'architetto" di Peter Greenaway.

Il palazzo è stato completamente restaurato nel 2011 e sarà sede dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (del MiBAC) e dell'Esposizione Permanente del Made in Italy e del Design Italiano, istituita dal Ministero dello Sviluppo economico e affidata alla Fondazione Valore Italia.

Guido Ucelli faceva parte della Federazione: fu nominato Cavaliere del Lavoro il 9 febbraio 1931 per l'attività nel campo dell'industria metalmeccanica.

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