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Gianfrancesco Malfatti

1731 - 1807

Nato ad Ala nel 1731, dopo gli studi superiori nel Collegio dei Gesuiti a Verona, frequenta l'Università di Bologna dove ebbe l'opportunità di studiare con famosi scienziati dell'epoca come Francesco Maria Zanotti e Laura Bassi; studiò matematica con il gesuita Vincenzo Riccati, docente nel collegio della città. Nel 1754, accettando l'incarico di bibliotecario offertogli dal Marchese Cristino Bevilacqua, andò a vivere a Ferrara, città in cui rimase per tutto il resto della sua vita.
Acquistata una certa notorietà in ambito nazionale, soprattutto per i suoi studi intorno alla risoluzione delle equazioni algebriche, a partire dal 1771 gli venne assegnata la Cattedra di matematica ed idrostatica all'Università degli Studi di Ferrara, dove insegna per circa un trentennio discipline quali algebra, analisi, geometria e meccanica.
Partecipa attivamente a due fra gli eventi culturali più significativi della cultura italiana nella seconda metà del Settecento: la fondazione della Società Italiana delle Scienze (1782), voluta da Antonio Maria Lorgna, che rappresentava un progetto culturale di grande portata: formare una libera comunità a livello nazionale di intellettuali e scienziati, che si confrontassero intorno ad argomenti scientifici attraverso i loro scritti e le loro memorie; e il progetto di una "Nuova Enciclopedia Italiana", elaborato principalmente da Alessandro Zorzi con l'intento di aggiornare e migliorare la grande Encyclopédie francese.
Malfatti a partire dal 1779 inizia a scrivere i suoi lavori scientifici in lingua italiana e non più in latino, scelta che fu presto condivisa da molti uomini di scienza italiani di questo periodo.
Gli anni '80 del Settecento furono caratterizzati dal rafforzamento della collaborazione di Malfatti con altri matematici come Alfonso Bonfioli Malvezzi, Antonio Cagnoli, Sebastiano Canterzani, Gregorio Fontana, Giordano Riccati, Leonardo Salimbeni.
Quando i Francesi nel 1796 entrano a Ferrara, Malfatti partecipa in prima persona a progetti di organizzazione e di riforma delle scuole e della istruzione pubblica, dedicando particolare attenzione alla istruzione universitaria. Con l'ingresso degli Austro-Russi in Ferrara nel 1799 a Malfatti vengono revocati gli incarichi universitari, ma nel 1801, anno del rientro dei Francesi, è reintegrato nell'insegnamento universitario.
Di lì a poco, essendo trascorso un trentennio di insegnamento, fu assolto con la giubilazione dagli impegni accademici. Dedica gli ultimi anni della sua vita ad una intensa attività scientifica.
Nel 1805 Malfatti riceve la nomina di Pensionario anziano della Società Italiana delle Scienze. Muore a Ferrara nel 1807.

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