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"L'avvicinamento fra il pubblico e gli uomini di scienza, dovuto allo stato d'animo che nell'uno e negli altri ingenera il sentimento scientifico dominante nel mondo odierno; e la grande crisi che agita oggi tanti rami del sapere. All'uno e all'altro di essi corrispondono nuovi bisogni della umana società, bisogni cui ogni paese civile deve soddisfare se non vuole che si arresti o languisca la propria vita intellettuale e che si inaridiscano le fonti della propria prosperità" così Vito Volterra, il personaggio che più ha improntato di sé la politica scientifica e culturale dell'Italia a cavallo tra le due guerre.

Mister Italian Science come lo definirono gli americani che con lui hanno lungamente collaborato. Ma chi era l'uomo che suscitò tanto entusiasmo all'estero e tante ire nel regime fascista? Quale la sua politica scientifica?